La sindrome del tunnel carpale è una patologia con la quale di frequente i pianisti e concertisti devono fare i conti molto di frequente. Si tratta di un problema che può rendere molto difficile lo svolgimento della professione e che, nei casi più gravi, può diventare perfino invalidante. Se necessario si può ricorrere a un intervento chirurgico atto a migliorare le condizioni del professionista colpito dal problema, ma sebbene si tratti ormai di un intervento di routine, bisogna mettere in conto eventuali complicazioni e, purtroppo, qualche caso di malasanità.
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Cos’è la sindrome del tunnel carpale
La sindrome del tunnel carpale è una neuropatia, ovvero una malattia che colpisce i nervi, nella fattispecie il nervo mediano nel suo passaggio all’interno del cosiddetto tunnel carpale. Le cause sono principalmente imputabili a un’irritazione di tale nervo, irritazione che si ravvisa soprattutto in seguito all’insorgenza di alcune patologie, quali l’artrite reumatoide, fibromialgie, soggetti che manifestano disturbi causati da ipotiroidismo. La sindrome del tunnel carpale però può insorgere anche in soggetti che mettono sotto sforzo il nervo mediano, come pianisti o persone che lavorano per lungo tempo al PC.
Come si presenta il disturbo
Il primo sintomo che sovente si ravvisa e che è dovuto principalmente alla compressione del nervo è un dolore persistente, nella maggior parte dei casi, nelle fasi acute, diventa talmente insopportabile da impedire il normale svolgimento della professione. Nel caso di un concertista pianista, per esempio, questi sarà impossibilitato a suonare lo strumento fino a quando il dolore non sarà regredito e l’infiammazione tenuta sotto controllo. Oltre alla parestesia, quindi la sensazione di dolore, si ravvisa tra i sintomi anche un disturbo della sensibilità che colpisce le prime tre dita e, a volte, anche parte del quarto dito della mano o di entrambe le mani. I disagi si fanno sentire in modo più importante durante le ore notturne e alla lunga, se il disturbo non viene trattato nel modo corretto, si ha una progressiva e irreversibile perdita di tale sensibilità alle dita menzionate con conseguente ipoatrofia dei muscoli della mano interessata.
Quali sono i rimedi per il tunnel carpale
Per i professionisti concertisti il disturbo del tunnel carpale è un grave problema che deve necessariamente essere risolto se si vuole continuare a esercitare la professione. Oltre a una terapia a base di antinfiammatori, nei casi più importanti è consigliato sottoporsi a un intervento di chirurga correttiva che ha come risultato quello di diminuire la pressione del legamento appunto sul nervo mediano, ovvero quello interessato dal disturbo. Si tratta ormai di un intervento di routine che viene eseguito in circa 30 minuti e con anestesia locale, può essere fatto anche in regime di day hospital.
Intervento tunnel carpale, non sempre l’esito è positivo
Purtroppo però, il fatto che l’intervento sia di per sé molto semplice e che nella maggior parte dei casi si riscontri un esito positivo e una totale guarigione nel giro di breve tempo, ci sono dei casi in cui le cose non vanno come dovrebbero. Mettiamo subito in chiaro che si tratta di casi, per fortuna, davvero sporadici, come quello occorso a una donna di Milano poco tempo fa e che in seguito a un errore medico (il chirurgo non era un vero chirurgo) ha perso l’uso della mano operata. Questo per un pianista significherebbe la fine della sua carriera, certo potrebbe ottenere un risarcimento malasanità, ma la sua carriera concertistica sarebbe conclusa. Occorre quindi affidarsi a professionisti noti ed esperti.