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La Musica che ti rende Intelligente

Uno studio ha assimilato preferenze musicali e livelli nei test del quoziente intellettivo. Ad ogni ascoltatore il suo quoziente intellettivo. Il risultato di questo studio è una tabella che posiziona i gruppi più amati dai giovani americani all’interno di una scala, quella dell’intelligenza stabilita dal Sat reasoning test, il test standard per la valutazione delle abilità cognitive degli studenti.

Guardando la tabella possiamo vedere quali siano le performance dei fan del vostro artista preferito. I risultati, forse poco scientifici, sono tuttavia interessanti. In cima alla classifica, ben lontano dagli inseguitori c’è Beethoven, con un punteggio medio di 1371, mentre al fondo, con 889, troviamo Lil’ Waine, rapper nero e arrabbiato di New Orleans. Nelle parti alte si collocano anche Counting Crows, Radiohead e U2mentre nelle ultime posizioni arrancano Beyoncé e i generi Gospel e Reggaeton.

La maggior parte delle band si collocano invece fra i 1000 e i 1150 punti, nella media. L’intelligenza può stabilira quali generi musicali ascoltiamo? Può il genere di musica che ascoltiamo condizionare la nostra concentrazione? Le nostre facoltà cognitive? Non manca chi mette in dubbio la validità dei risultati della ricerca, innanzitutto perché gli stessi test Sat sono criticati perché non vengono considerati affidabili per determinare il livello di intelligenza. Alcuni utenti giudicano sbagliata la scelta del campione, troppo ristretto per qualunque tipo di generalizzazione.Altri mettono in luce come ci sia ancora una correlazione fra musica e razza e fra razza e svantaggi nell’educazione.

Non a caso i generi gospel e reggaeton, preferiti generalmente da neri e ispanici si collocano in basso nei test standardizzati, a dimostrazione che c’è ancora bisogno di una discriminazione positiva per le minoranze. Qualcuno apprezza metodi e risultati ma critica invece il fatto che Beethoven sia l’unico compositore classico, “se lo studio fosse accurato ci dovrebbero essere anche Brahms o Paganini o Chopin”, contesta un utente.